Oggi Adriana e dario, Annalisa ed Edoardo, Daniela e Gianni, Donatella e Luigino, Edda e Paolo, Emanuela e Flavio, Fiorita e Valter, Paola e
Giampietro, Patrizia e Giuseppe, Sabrina e Giampaolo ricordano, dopo
trenta anni, il loro matrimonio.
Guardandoci
attorno ci accorgiamo come la società attuale stia prendendo una
piega diversa, ed è sempre più facile trovare coppie che si
disgregano. Siamo
stati bravi noi? Forse!
Ma
è per questo che ci siamo ritrovati prima di tutto davanti al
Signore a ricordare il nostro matrimonio: senza la sua grazia non si
va da nessuna parte.
E
di cose per ringraziare il Signore ciascuno di noi ne ha molte.
Qui,
davanti al Signore, che ci conosce bene, abbiamo occasione di mettere
sotto la lente di ingrandimento la nostra situazione di coppia: a
ciascuna il proprio esame di coscienza.
Mi
piace ricordare in questa occasione l’augurio che ci hanno fatto
gli amici: “possiate vivere ogni giorno come fosse il primo giorno
di matrimonio”.
Probabilmente
non è stato così ma sicuramente qualche screzio e qualche
discussione hanno scosso, anche colorato ma senz’altro cementato il
nostro rapporto a due.
Oggi,
però, vogliamo permetterci di essere esigenti con il Signore: oggi
oltre a ringraziarlo per i benefici che ci ha concesso finora, gli
chiediamo la forza, la salute e la coerenza nei principi per
affrontare gli impegni futuri perché lì fuori e nelle nostre
famiglie c’è ancora tanto bisogno di noi.
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